Carissimi Fratelli, religiosi e laici dellaFamiglia pavoniana.

Stiamo concludendo il mese di agosto,un periodo di riposo in alcune dellenostre comunità. In alcuni luoghi sistanno concludendo gli esercizispirituali, un tempo che è servito arafforzare le motivazioni per rimanerefedeli alla vocazione e alla missioneche ci è affidata. Con il mese disettembre le attività riprendono ed è tempo di programmare insieme religiosi e laici. Iniziamoquesto nuovo anno di attività e di vita con gioia, entusiasmo e generosità.

Nel mese di settembre molti di noi ricordano la prima professione religiosa; è tempo ditornare al nostro primo amore e recuperare la passione per Dio e per i giovani che siamochiamati ad accompagnare come educatori nel cammino della loro vita. In questo mese,precisamente il 7, i quattro novizi di Tradate emetteranno la loro prima professione religiosae si uniranno alle comunità dove saranno inviati; preghiamo per loro perché Dio conceda loroil dono della fedeltà e della perseveranza.

Come famiglia, stiamo vivendo un momento di prova con la scomparsa di padre Flavio Paoli.Lo hanno cercato e continuano a cercarlo con tutti i mezzi possibili, finora senza alcunrisultato. Non capiamo cosa potrebbe essere successo e l’incertezza sta uccidendo la nostrasperanza. È un tempo di prova, di ansia, di incomprensione. Dobbiamo fare in modo chequesto tempo non uccida in noi la fiducia che Dio continua ad accompagnare la nostrafamiglia e, anche se non capiamo, mettiamo tutta questa situazione nelle mani di Dio.Sentiamoci molto uniti alla sofferenza della sua famiglia e dei suoi amici nella preghieraperseverante perché possa essere ritrovato. Che la nostra preghiera sia: “Signore non capisco,ma confido in te e metto tutta questa situazione nelle tue mani, dammi luce e forza peraccogliere la tua volontà”. Siamo grati a tutte le persone che partecipano alla sua ricerca, atutte le persone che compiono gesti di vicinanza e di preoccupazione e soprattutto siamo gratiche tante persone di diverse parti del mondo, insieme a noi e ai suoi familiari e amici, elevinoper lui una preghiera affidata al Dio della vita.

Scrivo questa lettera dal Messico, dove sto visitando le due realtà pavoniane e dove avròl’opportunità di partecipare all’ordinazione sacerdotale di p. Héctor López Páez, il primosacerdote pavoniano messicano. Teniamo presente questo fratello nella nostra preghiera,perché sia fedele alla chiamata al sacerdozio e sia padre e pastore con il cuore di san LodovicoPavoni nella missione a lui affidata in Nigeria.

In Messico abbiamo due realtà pavoniane:

1. Lagos de Moreno (Jalisco). Si tratta di una comunità attualmente composta da duereligiosi: p. Cesare Casagranda e fr. Jesús Mateos Rodríguez. A questa comunitàappartiene anche fratel Julián Reyes Saavedra, attualmente in Spagna per fare l'annodi “tirocinio”.

La missione di questa comunità è lagestione dell’Albergue San José(casa famiglia) con più o meno 20ragazzi che possono avere dai 5 ai18 anni. Sono aiutati in questamissione da un educatore, unapsicologa che è presente due giornialla settimana, una cuoca, unasignora incaricata della lavanderia edelle pulizie e un addetto alla manutenzione. La comunità è molto piccola e i membrihanno già una certa età; il compito non è facile e richiede molta presenza e dedizione.Si tratta di essere famiglia per questi bambini che non sono facili e richiedono moltaattenzione e a volte la pazienza e le forze vacillano e i risultati del compito educativorichiedono tempo per essere percepiti. Ciò richiede molto entusiasmo, moltaperseveranza, molta fiducia e fede per “concepire su di loro le più belle speranze”.Ci sono i due fratelli che trascorrono la loro vita con entusiasmo e gioia, facendo laloro parte per evitare il naufragio di questi ragazzi e affinché abbiano un futuropromettente.

Sono anche molto inseriti nel cammino della chiesa locale, collaborando inparrocchia, uno come catechista e animatore delle liturgie attraverso la musica el’altro appoggiando il parroco nelle celebrazioni e nel ministero pastorale.

Fr. Jesús è impegnato nella pastorale vocazionale della diocesi e partecipa allegiornate vocazionali con gli operatori pastorali della diocesi e di altre congregazioni,sia maschili che femminili. I risultati al momento non sono molto soddisfacenti.

Questa comunità sta cercando di aprire di più la sua attività in due aspetti, per sfruttarela struttura della casa che è grande e in ottime condizioni. Da un lato, cercheranno diaccogliere degli studenti di liceo, una sorta di centro residenziale, nello spazio delseminario che attualmente è vuoto per mancanza di seminaristi. Dall’altro, intendonoaprire dei laboratori per insegnare ai giovani un mestiere e prepararli così al mondodel lavoro. Speriamo che questo arrivi in porto e possa essere una realtà che aiuti tantigiovani alla luce del carisma pavoniano.

2. Atotonilco (Jalisco). Questa comunità è composta da tre religiosi: p. Rino Merci, fr.Giulio Tapparelli e fr. Bruno Paoli.La missione di questa comunità è quella di gestire un “albergue” (casa famiglia) conpiù di 20 ragazzi che possono avere dai 5 ai 18 anni. Sono aiutati in questa missioneda due educatori, da una psicologa, da una cuoca, da una signora addetta alla lavanderia e alle pulizie e da un buon numero divolontari che appartengono alla Famigliapavoniana. Anche qui la comunità è piccola e imembri hanno già una certa età; il compito non èfacile e richiede molta presenza e dedizione. Sitratta di essere famiglia per questi bambini chenon sono facili e richiedono molta attenzione e avolte la pazienza e la forza vacillano e i risultatidel compito educativo richiedono tempo peressere percepiti. Ciò richiede molto entusiasmo, molta perseveranza, molta fiducia efede per “concepire su di loro le più belle speranze”. Ci sono i tre fratelli chetrascorrono la loro vita con entusiasmo e gioia, facendo la loro parte per evitare ilnaufragio di questi ragazzi e affinché abbiano un futuro promettente. L’ambientedell’albergue di Atotonilco è molto familiare e i ragazzi si comportano bene ecollaborano alle faccende domestiche. È molto simile a San Barnaba e si può dire chec’è un buon “spirito di famiglia”. Anche questa comunità è molto inserita nella Chiesalocale, molto disponibile a sostenere la pastorale e la liturgia.

In queste due realtà scopro un esempio di pavonianità per me e penso per tutti noi. Questerealtà sono espressione di:

- Nella fragilità delle risorse umane e talvolta economiche risiede la grandezza.

- Il punto di forza non è l’età, l’energia, a volte diminuita, la grandezza del progetto,ma la mentalità, la convinzione e la fede.

- La convinzione che la vita quotidiana, la presenza, l’esempio di vita e la gioia dellavocazione sono le armi più potenti per cambiare la realtà dei ragazzi e dei giovani piùbisognosi.

- La validità e i frutti che offre la missione condivisa tra religiosi e laici.

- La ragione e la religione come strumenti per educare a partire dal carisma e dallapassione pavoniana.

- La convinzione che bisogna continuare a seminare in qualsiasi momento, età ocircostanza, anche se i frutti non sono immediati. L’importante è mettere adisposizione del Signore i pochi pani e pesci che ognuno di noi possiede, Lui farà ilmiracolo.

- La scarsità di vocazioni non è motivo disconforto o di frustrazione per i religiosi eper i laici; è motivo per continuare a lavorare con la fiducia che il Signore farà fruttificare il nostro sforzo e la nostra generosità.

Ringrazio Dio con tutti voi per queste due realtà molto pavoniane. Sono grato per ladisponibilità, la generosità e la passione di questi fratelli che, nonostante l’età e la scarsità dirisorse, continuano a donarsi con gioia e passione al compito educativo, condividendo la vitacon questi giovani ed essendo per loro famiglia.Chiedo una preghiera per p. Robiel di Asmara che è stato arrestato dalla polizia pochi giornifa. I nostri fratelli eritrei, insieme alla Chiesa cattolica locale, stanno facendo di tutto per la sua liberazione. A causa della difficoltà nelle comunicazioni non so se sia stato già rilasciato,spero di sì.

Agenda del mese

- Mercoledì 3: Incontro formativo per educatori e insegnanti pavoniani della Provinciaitaliana a Brescia

- Sabato 6: Ordinazione sacerdotale di p. Héctor López ad Atotonilco (Messico)

- Domenica 7: Prima Messa di p. Héctor López ad Atotonilco (Messico)

- Domenica 7: Prima professione religiosa dei novizi di Tradate: Italo, Fernando ed Eduardo (Brasile) e Abel (Burkina)

- Mercoledì 10: Ritorno dal Messico

- Domenica 14: Meeting del GMA a Montagnana con il tema: “Semi di futuro. Azionidi speranza”

- Lunedì 15: 8 giovani iniziano il noviziato a Tradate: Achonwa Stephen Oluebube, Matthew Daniel, Abraham Christian Alaku, Ayuba Yohanha Vermi, Obilonu Judde-Patrick Uchechi, Idoko Joshua Vincent (nigeriani). Marcos Antonio Da Silva e Thayrone Ferreira De Melo (brasiliani).

Ricordando i fratelli che in questo mese hanno emesso la prima professione religiosa, pongoil cammino della nostra famiglia, religiosi e laici pavoniani, sotto la protezione della VergineMaria e del nostro Santo Fondatore, Lodovico Pavoni.

Un abbraccio fraterno e sempre grato

p. Ricardo Pinilla Collantes

Lagos de Moreno, 30 agosto 2025

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