Carissimi fratelli, religiosi e laici della Famiglia pavoniana.Vorrei iniziare questa lettera ringraziando per la partecipazione di religiosi e laici all’Incontrointerprovinciale della Famiglia pavoniana del 12 e 13 luglio. È stata un'esperienza bellissima, doveabbiamo potuto conoscerci meglio, approfondire il senso di appartenenza a questa grande famiglia,godere di ciò che ci unisce, cioè il carisma e la comune vocazione pavoniana. L’esperienza dicamminare insieme in famiglia attraverso la Porta Santa della Basilica di San Pietro dopo avercompiuto il viaggio verso di essa è un segno del cammino ecclesiale a cui la nostra famiglia stapartecipando attivamente. Sono grato per lo sforzo e il lavoro che alcuni religiosi e laici hanno fattoper far sì che questo incontro si svolgesse bene. Ringrazio le due comunità di Roma e in particolarei religiosi e i laici (volontari) della parrocchia di San Barnaba, per la loro accoglienza, disponibilitàe attenzione che sono state splendide. Quanto è bello e importante sentirsi in famiglia e poter goderedi questa realtà che ci aiuta a crescere come persone e come figli di Dio e di San Lodovico Pavoni.Ringraziamo il Signore per la possibilità di sentirci sempre più fratelli. Questa testimonianza difraternità è ciò che il mondo e la Chiesa ci chiedono oggi. Grazie dal profondo del mio cuore atutti.Durante questo mese di agosto, alcuni di noi, religiosi o laici, potranno godere di alcuni giorni dimeritato riposo. È tempo di ricaricarsi di nuova energia, di ridurre lo stress, di ridurre la stanchezzae l’affaticamento dovuti all’usura quotidiana e di routine, di ridurre l’ansia e recuperare un buon ritmodi umore. Tempo per godersi la famiglia e gli amici, per rafforzare i legami affettivi fondamentali enecessari per la vita. Noi religiosi abbiamo l’opportunità di imparare dai nostri parenti e amici arelazionarci gli uni con gli altri, a rendere le nostre comunità ambienti meno istituzionalizzati e piùfamiliari, dove l'umano, i gesti di affetto reciproco, il coinvolgimento nella costruzione della fraternitàa partire dai piccoli servizi comunitari, ci fanno crescere nella fraternità e nella stima reciproca.Sappiamo che l’individualismo si sta insinuando nelle nostre comunità, viviamo la vita nelle nostrestanze dove attraverso le reti sociali stiamo creando un mondo e una vita parallela a quella reale, ciincontriamo all’ora dei pasti dove a volte regna un silenzio vuoto, ci incontriamo per la preghieracomunitaria tante volte scollegati dalla vita. Abbiamo bisogno di approfondire ogni giorno il nostro“spirito di famiglia” spesso ripetuto e così raccomandato dal nostro padre Fondatore.In alcuni luoghi (Italia e Spagna), il Brasile lo ha fatto in questo mese di luglio, si terranno gli esercizispirituali. Questo è un tempo di grazia, tante persone non hanno la possibilità di farlo, noi siamoprivilegiati. Approfittiamo di questo tempo per approfondire la nostra amicizia con Dio, per pregaree celebrare con calma, per leggere e meditare la Parola di Dio e altri testi di spiritualità che nutronola nostra anima e ci fanno assumere con forza la nostra motivazione vocazionale, la nostradisponibilità e generosità nella dedizione alla missione che ci è stata affidata.Continuiamo ad assistere a un'escalation di conflitti armati in questo nostro mondo. Sembra che lapace tra i popoli sia un’impresa sempre più difficile da realizzare. L’uomo continua ad essere un lupoper l’uomo, diventa sempre più difficile credere nell’essere umano e ancor meno che sia una creaturacreata a immagine e somiglianza di Dio. La speranza è indebolita particolarmente quando si vedonopersone indifese (donne e bambini) morire a causa dell’avidità e del desiderio di potere e di dominiodei potenti. La guerra, ripeteva sempre Papa Francesco e ripete continuamente anche Papa LeoneXIV, è sempre un fallimento, è una follia e un non senso. Senza dimenticare altri conflitti, è grave la

situazione in Palestina (Striscia di Gaza) dove si sta compiendo un genocidio, dove bambini e anzianimuoiono di fame. Sembra che il popolo ebraico abbia dimenticato ciò che è stato commesso controdi sé durante lo sterminio nazista. Non entro in questioni politiche, né in chi è partito per primo, dalVangelo non si può giustificare la violazione dei diritti umani, la violenza, la vendetta, la guerra.Il vangelo non è un’ideologia, è una persona, Gesù Cristo, il cui primo messaggio dopo la risurrezioneè stato: “Pace a voi". Preghiamo per la pace, educhiamo noi stessi al rispetto e alla concordia. ComePavoniani abbiamo il dovere di educare i nostri ragazzi e giovani alla pace, alla tolleranza,all’accettazione della diversità e alla “pace universale”.Continuiamo a camminare come “famiglia carismatica in missione condivisa”. Negli ultimi anni,incoraggiati e sollecitati dal Sinodo sulla sinodalità, abbiamo approfondito il nostro essere una“famiglia carismatica” in “missione condivisa”. Ripetiamo che ciò che ci accomuna come religiosie laici è il carisma pavoniano che tutti abbiamo ereditato e di cui tutti siamo responsabili. Questocarisma si concretizza nella missione ricevuta e questo a sua volta nelle attività che svolgiamoinsieme. Non ami e non vivi ciò che non conosci. Il Documento dell'ultimo Capitolo generale ci esortatutti a continuare “ad accompagnare la formazione dei laici, insieme con i religiosi, perché crescasempre più il senso di appartenenza alla Famiglia pavoniana e l'assunzione di responsabilità; tuttisiamo ‘Famiglia Carismatica’ in cammino e in missione” (DC 21). A questo proposito, il Documentocapitolare continua a esortarci “che i religiosi e i laici, camminando insieme, si aiutinoreciprocamente ad apprezzare, amare e diffondere la bellezza del carisma pavoniano” (DC 16, 1).Per realizzare ciò, è necessario continuare ad organizzare momenti di formazione congiunta. È quantodice il Documento capitolare: “Proporre corsi ed esperienze di formazione per religiosi e laici, chefacciano conoscere e approfondiscano il carisma e il progetto educativo pavoniano” (DC 16, 1b).Tutto questo va bene, ma tutti sappiamo che la conoscenza e la passione per il carisma si trasmettonoattraverso la testimonianza credibile della pavonianità di ciascuno di noi. Non si può trasmetterepassione se si vive senza passione, in superficie e nella routine.Comunico ufficialmente che il religioso di voti temporanei della comunità di formazione di QuezonCity (Filippine), John Rey Tongdo Cagdan, ha lasciato la Congregazione.Agenda del mese- Dal 30 luglio al 26 agosto sarò in Spagna con la mia famiglia- 26 agosto - 10 settembre visiterò le comunità del Messico e parteciperò all’ordinazione sacerdotale dip. Héctor López il 6 settembre ad Atotonilco- 3: Prima professione dei novizi: Owen Chika Eriritogu, Breton Guenson, Joseph Royal e SaintJuste Markeson a San Sebastián (Spagna)- 8: Ordinazione diaconale di Jay- Ar nella nostra parrocchia di Antipolo (Filippine)- 15: Inizio del noviziato della Provincia spagnola di sette giovani nigeriani: Johnmary Chidiogo Nwosu,Emmanuel Toochukwu Nkachukwu, Sixtus Ugochukwu Egeonu, Daniel Chibuike Aloh,Jerome Ojodomoh Atule, Jude Chukwuemeka Anyanwu, Anthony Nnandi Anueyiagu- 24-29: Esercizi spirituali delle Comunità di Spagna a Valladolid- 24-30: Esercizi spirituali delle Comunità d’Italia a Lonigo.Pongo il cammino della nostra famiglia, i religiosi e i laici pavoniani, sotto la protezione della VergineImmacolata, nostra cara Madre Assunta in cielo e sotto la protezione del nostro Santo Fondatore, LodovicoPavoni.Un abbraccio fraterno e sempre gratop. Ricardo Pinilla CollantesTradate, 30 luglio 2025

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